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La sindrome di Cenerentola

La sindrome di Cenerentola

Pensare che un piede esile e gracile sia un vantaggio estetico, vergognarsi di un piede largo e lungo, deformare le dite ed il proprio piede ingabbiandolo in scarpe strette e corte.

E pensare che un piede con dita larghe rende la camminata sicura ed e' la migliore prevenzione delle cadute,delle fratture di caviglia. E di femore.

Purtroppo ogni giorno mi trovo a combattere una guerra continua con i pazienti. Spreco cosi molto tempo ed energia per fare capire dei concetti semplici e purtroppo anche dopo ore di spiegazioni molti non li capiscono.

-Primo concetto:i piedi sono mani, da piccoli camminiamo per terra con le mani. Se io costringo una mano in un guanto stretto non posso piu muovere le dita e' come non averla.
La stessa cosa per i piedi. I piedi devono sentirsi liberi di esprimersi, di piegare e flettere le dita invece li blocchiamo, li incarceriamo in scarpe corte, strette e con i tacchi.
Leghiamo i piedi fino a ridurli a moncherini come facevano le geishe.
Qui in italia questa tortura dei piedi riguarda non solo le donne ma anche gli uomini.
Mi trovo donne che portano il 37 quando la loro taglia dovrebbe essere il 42: c'e' da stupirsi poi se quel povero piede piega le dita (dita a martello) e piega l'alluce (alluce valgo) per potere stare dentro una scarpa stretta e corta? E che senso ha farsi operare (intervento inutile e dannoso) per poi tornare a indossare la scarpa stretta e corta di prima? Stupisce anche il menefreghismo dei medici e degli ortopedici che eseguono una operazione inutile e dannosa come l'alluce valgo e per giunta dopo l'intervento non sanno neppure consigliare una scarpa adatta.Molti consigliano addirittura scarpe strette davanti e con tacco dietro.
Nelle sanitarie,ortopedie,farmacie italiane troviamo poi scarpe "ortopediche" decisamente controproducenti, sempre strette davanti e con tacco dietro.
Pensate che ancora oggi molti medici consigliano il tacco. Sapete perche? Perche' il tacco crea un po' di arco in chi ha il piede piatto ma lo crea in modo antifisiologico: sposta il baricentro in avanti e ci obbliga a camminare con il tronco piegato in avanti ed I glutei sporgenti all'infuori.
Cosa ancora piu grave: ad ogni passo il tallone picchia contro il tacco con onda di urto traumatica vibratoria di rimbalzo su tutte le articolazioni soprastanti. Sono concetti cosi difficili da capire? Pare di si perche' non li capiscono e non li applicano persino molti esponenti delle professioni sanitarie.


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